Scegliete cinque libri

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MedusaNoir
view post Posted on 19/2/2014, 20:09




Come dice il titolo, scegliete cinque libri. Possono essere di qualsiasi genere (eccetto manualistica o dizionari, ma se volete citare anche lo Zanichelli non c'è problema -_- ), potete scegliere anche una saga al posto di un libro (o solo un determinato libro di una saga).
Ma in base a cosa dovrete sceglierli? Semplice: due saranno i libri che, secondo voi, tutti dovrebbero leggere perché supermegaiperfantastici, gli altri tre i libri (che vi siano piaciuti o meno) che, a vostro parere, bisogna leggere almeno una volta nella vita.
Bene, GO! :woot:
 
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A g n e
view post Posted on 19/2/2014, 20:39




IPERMEGAFANTASTICI E SE NON LI LEGGETE PUZZATE:
- La messa dell'uomo disarmato, don Luisito Bianchi
- Novecento, Alessandro Baricco

Da leggere almeno una volta nella vita:
- I Promessi Sposi, di Umberto Ec- <_<
- Cent'anni di solitudine, Gabriella Garcia Marquez :wub:
- La Bibbia (LO SO, ci vuole una vita a leggerla tutta, ma vi fa bene u.u)
 
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Finn_the_raccoon
view post Posted on 19/2/2014, 21:02




Libri che "Ma che campi a fare se non sai dell'esistenza di tutto questo?"

-L'insostenibile leggerezza dell'essere [Milan Kundera].
-Il vecchio e il mare [Ernest Hemingway].

Libri che tutti devono leggere almeno una volta nella loro vita:

-Il grande Gatsby [Francis Scott Fitzgerald].
-Le notti bianche [Fedor Dostoevskij].
-Martin Eden [Jack London].

Sono una persona meglio perché sono riuscita a non rompere le balle per la miliardesima volta col mio autore preferito.Muahha.
 
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view post Posted on 20/2/2014, 11:19
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Signora delle Virgole

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Io odio scegliere! ç_ç
Non lamentatevi del risultato, quando mi trovo in crisi ricorro alle certezze fondamentali.

GLI IPERMEGAFANTASTICI, che dimostrano il mio essere un'eterna bambina:
- Il piccolo principe, Antoine de Saint-Exupéry
- Il castello errante di Howl, Diana Wynne Jones

GLI INDISPENSABILI CONTRIBUTI ALLA CULTURA PERSONALE DI OGNI ESSERE VIVENTE:
- i poemi omerici e soprattutto l'Odissea, perché l'intera letteratura occidentale pone le proprie basi sull'Odissea (parole non mie, eh)
- la Divina Commedia
- la Bibbia è stata già citata, e anche i Promessi Sposi, perciò evito la ripetizione e aggiungo la Costituzione italiana, e non credo proprio che ci sia bisogno di spiegare perché
 
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Elos
view post Posted on 21/2/2014, 10:17




- Piedi di argilla di T. Pratchett. Perché, per parlare di etica, non c'è bisogno di menarsela sul quanto siamo seri.
- L'ultimo Orco di S. De Mari. Perché, malgrado il crollo dei libri successivi nel razzismo tipico dell'Occidentale Clemente (non Clemente di nome, clemente di - si fa per dire - fatto), questo era veramente un libro sulla comprensione, sul coraggio, sulla tolleranza e l'amore. Amore, senza due MM, non aMMore.

E la seconda parte è un'ardua scelta. O_o Non ho una gran opinione dei libri da leggere perché sì, i sistemi con i quali decidono cosa è letteratura e cosa non lo è mi hanno segnata a vita. Tra l'altro, ne avete già citati un bel po' che mi hanno fatta pensare "accidenti, questo avrei voluto metterlo io, è davvero un libro che cercherei di ammollare a chiunque, potendo".
Dunque...

- Orlando innamorato, di M. M. Boiardo. Perché l'Orlando dell'Ariosto è quello del quale si ricordano tutti, ma è Boiardo che ne scrisse per il piacere di scrivere, facendone un racconto sornione, felice e allegro. E perché, tra lui e Ariosto, hanno tirato fuori il primo personaggio femminile della letteratura italiana che vale veramente la pena di nominare.
... mozzicherò il primo che dirà "ah, Bradamante!", perché no, beeeeep, risposta sbagliata.
- Se non ora, quando?, di P. Levi. Perché è un romanzo, e una testimonianza, e poi di nuovo un romanzo e un po' una favola e soprattutto un racconto ed una storia. Ho avuto il cuore gonfio durante tutta la lettura e, alla fine, ne avrei voluto ancora.
- Universo, di R. H. Heinlein. Perché "Ora," disse Joe, "Ti mostrerò le Stelle!"
[...] Creazione.
Fedelmente riprodotte, scintillando tanto stabili e serene sui muri dello stellario quanto avevano fatto le loro forme originarie nelle nere profondità dello spazio, le stelle riflesse lo stavano guardando. Luce ingioiellata dopo luce ingioiellata, sparsi in un distratto, magnifico splendore attraverso il cielo simulato, i soli infiniti giacevano di fronte a lui; di fronte a lui, sopra di lui, sotto di lui, dietro di lui, in ogni direzione intorno a lui. Era sospeso, solo, al centro dell'universo stellare.

Questo pezzo è la ragione - e fate finta di non aver visto la terribile traduzione fatta in casa - per cui farei leggere Universo a chiunque. E' Dante senza la terzina e senza Dio, settecento anni più tardi, dopo che qualcuno aveva parlato di distopie e di astronavi. E' bellissimo ed allarga il cuore.
 
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4 replies since 19/2/2014, 20:09   93 views
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