CITAZIONE (Trick No Treat @ 5/2/2014, 01:29)
Ti dirò, sono della idea che talvolta si tenda a dimenticare un dettaglio molto importante di Harry Potter: nonostante la crudezza di molti punti, resterà sempre un fantasy principalmente indirizzato a un pubblico giovane. [ ... ] Detto ciò - e per quanto anche io ritenga che in altri contesti Hermione avrebbe meritato più indipendenza - trovo che il doppio matrimonio finale resti in linea con tutta la storia.
Certo, non nego fosse ovvio che sarebbe finita così, ma per me era anche ovvio che Harry alla fine avrebbe vinto e che né lui né Hermione né Ron sarebbero morti durante la Battaglia di Hogwarts. Anzi, vi dirò che credevo che il numero dei morti sarebbe stato scandalosamente più basso. (:
Personalmente - ma questa è veramente una fisima personale - non riesco a vedere la necessità di chiudere il tutto con un matrimonio. Mi spiego: sono, non so, quindici anni che cerchiamo di scappare dalla Disney del matrimonio conclusivo obbligato, e dobbiamo ritrovarlo in un libro per ragazzi che - ci si aspetterebbe - ha accompagnato alcuni di loro dall'infanzia all'adolescenza fino all'età adulta?
L'ho trovata un po' una soluzione facile e moralista (come quella dei nomi dei bambini, che, cioè, no, questa è psicopatia xD).
A parte questo inciso (sul serio, è solo una mia fissazione, quando ho letto l'Epilogo non mi sono stracciata i capelli e lo rileggo anche oggi con piacere), mi interessa molto di più questa tua osservazione:
CITAZIONE (Trick No Treat @ 5/2/2014, 01:29)
Per quanto riguarda la rivelazione della Rowling, non trovo molto motivo di criticarla. Immagino possa avere tantissimi altri dubbi che continua a tenere per sé, moltissimi dettagli che non ha avuto modo di infilare nei libri... e in virtù di ciò, dal momento che è l'autrice, suppongo abbia tutto il diritto di buttarne fuori qualcuno di tanto in tanto. L'opera - qualsiasi opera, credo - tende a vivere in maniera indipendente dall'autore, perché ogni lettore la fa propria a modo suo. Non capisco il motivo delle decine di critiche che ho letto in questi giorni.
Malgrado ne veda la logica - hai assolutamente ragione, è diritto dell'autore fare quel che vuole dei suoi personaggi - questo sfogo "a sorpresa" mi è sembrato, per l'appunto, più un prodotto pubblicitario che un sincero, onesto desiderio di condividere con i suoi lettori parte del processo creativo e le ragioni dietro alle sue scelte di autrice.
Non ho letto nessuno dei due libri che sono seguiti ad
Harry Potter, ma mi hanno consigliato
Il seggio vacante. Com'è?