Caro Babbo Natale,
quest'anno pensavo di farti una telefonata, invece che scrivere la solita letterina, ma c'è una vocina nel telefono che, ogni volta che compongo il numero che mi hai lasciato, mi dice che il numero da me chiamato è inesistente. Quando ho provato a chiamare la Telecom per farmi dare spiegazioni mi hanno consigliato di provare a rivolgermi ad uno psichiatra, ma uno di quelli bravi. Non capisco come parlare con uno psichiatra (anche bravo, eh) potrebbe aiutarmi a recuperare un numero di telefono lappone, ma dopotutto è la Telecom, non ci capiscono niente.
Per cui: caro Babbo Natale,
quest'anno sono stata una brava ragazza, come lo sono tutti gli anni, perché io sono un budino di amore, comprensione, affetto, dolcezza, e soprattutto modestia, e sono riuscita a non sventrare con un cucchiaino da gelato neanche uno dei Vecchietti dell'Autobus. Per cui, mi merito un premio. Non mi merito un premio? Io dico che mi merito un premio.
Per Natale vorrei una villa al mare con piscina ed idromassaggio in tutte le stanze, che Silvana de Mari mi scrivesse un finale alternativo alla sua saga e la pace nel mondo. L'ultima delle tre è opzionale.
Se non si può avere, ho una lista alternativa. Ma proprio perché sono buona, eh.
Innanzitutto, mi piacerebbe tanto, ma proprio tanto, tanto, tanto, tanto, una storia ispirata a
Journey. Mi va bene tutto. Ma veramente tutto -
purché non porno. No, davvero. La Regola 34 va bene con qualunque cosa, anche con i Puffi, ma con
Journey no.
Poi, poiché siamo a Natale e sotto Natale la zuccherosità va contrastata a colpi di insulina, vorrei una
storia post-apocalittica per il fandom dei
Vendicatori. Possibilmente a sfondo vagamente fantascientifico, ma qui - checché ne dica il Ministero - non siamo
choosy.
E dopo, poiché siamo a Natale e sotto Natale, insulina a parte, ci sentiamo tutti un po' cioccolatini alla vaniglia dentro, vorrei una
storia amorevolissima, coccolosissima e puffosissima, sempre nel fandom dei
Vendicatori, che abbia in qualche modo a che vedere con quel che succede a
Bruce Banner nei giorni immediatamente successivi alla Battaglia di Manhattan. Per favore, che qualcuno gli faccia colare addosso un po' d'affetto.
Infine, se potessi infilarmi nella calza un'
originale fantasy scritta come fantasy comanda, te ne sarei davvero, ma davvero, ma davvero grata. Anche una fantasy piccina picciò. Sul serio.
Quando passo sotto casa tua, ti ficco la lettera sotto lo zerbino, perché ho finito i francobolli.
Non stressarti troppo a fare i pacchetti e ricordati la sciarpa di lana,
con una strizzatina alle guanciotte pelose,
Marta.
