Io ho letto "Ragazzo da parete" e "Il cavaliere d'inverno", quest'ultimo è un romance storico e mi era stato consigliato perché non amando i romanzi d'amore, questo, a detta di chi me lo ha consigliato, mi sarebbe piaciuto.
E invece... "non voglio dire niente, ma il niente parla più di me", citando Sergio Cammariere.
Penso che sia proprio una moda perché magari, lo legge una persona, si ha il passaparola, lo leggono in tanti e piace come un effetto domino che raccoglie fan in abbondanza.
Io, invece, per dire, ho iniziato a leggere Martin perché delle mie colleghe in facoltà vedevano la serie e l'adoravano.
Mi "avevano fatto una testa così" per dirlo in dialetto, ma io ho iniziato dapprima a vedere la serie perché, conoscendomi, se avessi letto i libri, avrei detto tutto ciò che non andava, che non era fedele o altro...
La serie però l'ho vista dopo che la smisero di assillarmi, perché odio essere costretta e lessi i libri dopo che li ricevetti per il compleanno.
Mi sono appassionata liberamente, senza imposizioni.
Un discorso diverso è per me Philip Roth, ho iniziato a leggerlo prima che si facessero due film ispirati a due suoi romanzi, iniziai a leggerlo a tredici anni, da ragazzina, insomma e avendo letto tutte le sue opere, lo consiglio caldamente e non per moda, però, se posso dirlo.