| MedusaNoir |
| | SETTIMA CLASSIFICATA
Miseichan – Stella, mia bella stella Grammatica: 9,5/10 Punteggiatura: 8,3/10 Forma e stile: 8,3/10 Caratterizzazione: 10/10 Gradimento della coppia: 2/5 Gradimento personale: 7,5/10
Totale: 45,6/55
Grammatica
Hai fatto un solo errore, complimenti! Il problema è che quell’errore, a cui ho tolto poco, si è però ripetuto per tutto il testo: la è maiuscola non va scritta E’, ma È (ALT+212); in caso di assenza della tastiera numerica, va inserita tramite la casella Simbolo. Quindi mi dispiace di averti tolto punti per un errore tanto banale (a cui non si pensa quasi mai: sono tra le persone che scrivevano E’ fino a che non ci è stato fatto notare che si trattava di un errore), ma allo stesso tempo devo di nuovo congratularmi perché, in un testo di sette pagine, non ho trovato neppure un refuso.
Punteggiatura
Tasto dolente, argh. In primo luogo, hai usato male la punteggiatura in corrispondenza del discorso diretto: le regole variano da segno a segno (virgolette alte, caporali, trattini), ma quella che si mantiene sempre è l’uso del punto fermo al termine di un discorso diretto (che qui non appare né dentro né fuori le virgolette); inoltre, quando il discorso diretto è seguito da un verbo di “dire”, va messa una virgola prima della chiusura delle virgolette e, quando esso si riapre, una virgola (se la frase del discorso diretto era stata interrotta a metà) o un punto fermo (“Volevo dirti,” cominciò, “che mi dispiace.”/“Sono stato un cretino,” disse. “Non so come scusarmi.”). Infine, dopo i due punti che introducono il discorso diretto non si va a capo; errore ancor più grave (a prescindere dall’andare a capo o meno) è inserire i due punti prima del discorso quando la frase precedente non contiene un verbo di dire (Lo sentii esclamare: “Sei sicuro?”/ Mi guardò: “Sei sicuro?” chiese). Ho infine trovato due frasi in cui la virgola divideva soggetto e verbo (“non è un problema, il mio essere gay”, “Ha ragione su tutto, tuo cugino”); nel primo caso è evidente che tu l’abbia inserita per enfatizzare il concetto, perché senza virgola non avrebbe avuto l’effetto desiderato di “puntualizzare”, per cui ti suggerisco “non è un problema… Il mio essere gay, dico”.
Forma e stile
Come ho detto anche alle altre, considero tutti i parametri (eccetto i primi due) soggettivi, tranne nel caso delle ripetizioni evitabili. Per quanto riguarda queste, nella tua storia ce n’è solo una, complimenti: “la testa/la testa”; come ti ho già detto prima, è “assssurdo” che in sette pagine tu sia caduta in una sola ripetizione. No, non è assurdo, è encomiabile, ma mi piaceva citarti! Detto ciò, torniamo alla soggettività dello stile: a mio parere, ci sono troppi due punti (non solo in corrispondenza del discorso diretto) e troppe frasi “verbo, gerundio”. Sono tra le persone che sta cercando di “disintossicarsi” da questa formazione della frase perché mi rendo conto che, leggendo, appesantisce il testo, in un certo modo. Ti ho tolto quindi altri punti, ma ho trovato il tuo stile fluido e privo di frasi fatte, con una particolare attenzione al modo di parlare di Luigi (o Stella?) in preda alla sbornia.
Caratterizzazione
Questa tua impostazione del parlato di Luigi ha contribuito anche a darti il massimo in Caratterizzazione, ma non è stato solo quello a determinare il punteggio. Hai caratterizzato perfettamente due personaggi originali: non si sa niente di loro, il lettore non ha un fandom su cui basarsi, eppure a un certo punto è quasi evidente cosa diranno o faranno, perché hai fatto in modo di insegnarci a conoscerli. Ercole (bella scelta di nome!) vuole tornare a casa, non ha alcuna intenzione di riparare il motorino a uno sconosciuto e tantomeno di dargli corda, però lo sconosciuto è ubriaco e, scoprirà poi, scappato di casa perché i suoi non ne accettavano l’omosessualità. E allora lo aiuta e lo asseconda anche, evitando di riempirlo di pugni come avrei voluto fare io per tutta la durata della storia. Perché, diciamocelo, Luigi ubriaco è insopportabile e quel suo ripetere “assssurdo” è da mandare al manicomio, ma questo non lo rende caratterizzato male; al contrario, proprio la rabbia che mi ha fatto salire rende evidente quanto il suo personaggio sia realistico e ben costruito. Però, tra i mille discorsi folli, Luigi tira fuori anche frasi che chiamare belle è dir poco:
CITAZIONE “Perché no?” chiese lui, stringendosi nelle spalle, l’aria stordita “Se è quello che sono, perché non avrei dovuto dirlo? Perché nasconderlo? Cioè… tu mica nascondi i muscoli, no? Non si nasconde il proprio essere” Gradimento della coppia
Mi dispiace, ma ho dovuto darti questo punteggio perché non sono riuscita a vederli come “coppia”. Due persone che si incontrano e condividono una notte, niente di più; il finale mostra che Ercole e Luigi continuano a vedersi, quindi si intuisce che ci sia qualcosa più di una conoscenza (anche se oneside; non ho considerato oneside anche la speranza di Luigi di avere un rapporto con Ercole quella notte perché mi è sembrato più un atto di disperazione, dato che si era appena lasciato con il ragazzo). Quindi capisco che questa possa essere la tua OTP e tu sai sicuramente meglio di me cosa c’è nella testa (e nel cuore) dei tuoi personaggi, ma non ho, per così dire, “fangirlato” per loro, non ho sentito il bisogno di fare il tifo.
Gradimento personale
La tua storia mi è piaciuta, “ma”. E quel “ma” contiene tutto ciò che ti ho detto fino ad adesso di “negativo”. Messo da parte quel “ma”, la storia come ti ho detto è ben caratterizzata e l’ho apprezzata, tanto da voler leggere altro di tuo, perché mi hai incuriosita parecchio. Non trovo nient’altro da aggiungere perché credo di avere enunciato tutto precedentemente XD Complimenti e a presto!SESTA CLASSIFICATA
Chibimuff – Con la esse Grammatica: 9,4/10 Punteggiatura: 9/10 Forma e stile: 9,35/10 Caratterizzazione: 8,5/10 Gradimento della coppia: 2,5/5 Gradimento personale: 8,5/10
Totale: 47,25/55
Grammatica
Male, male, male, Muff! La tua storia era quasi perfetta (quasi: c’è una g di troppo in “Led Zeppeling”), poi hai fatto uno scivolone che io so essere un errore di distrazione, ma è comunque un errore grave: sto parlando di “la verità e che”. Ultimi errori che ti segnalo i doppi complementi oggetti (“quel posto lo”, “le canzoni non le”, “lo sa che”).
Punteggiatura
I punti che ti ho detratto riguardano perlopiù la punteggiatura nei discorsi diretti: se dopo la chiusura delle virgolette alte c’è un verbo di “dire”, non va il punto fermo (ma la virgola); prima di riaprire il discorso diretto va invece il punto fermo e la frase successiva dovrà iniziare con la maiuscola. Ti ho poi tolto altri 0,10 punti per l’assenza della virgola nella frase Gli uomini fanno avanti e indietro dalla Topaia (come ha soprannominato nella sua testa il posto dove lui e sua madre si sono trasferiti) si scopano” (anche se ci sono le parentesi, non sostituiscono la virgola prima di “si scopano”). Ultimi errori che ti segnalo i doppi complementi oggetti (“quel posto lo”, “le canzoni non le”, “lo sa che”).
Forma e stile
Che te lo dico a fare? Quante migliaia di volte ti ho detto che adoro il tuo stile e la capacità con cui riesci a rappresentare il mondo intero tramite pochi accostamenti di parole? Sei una delle mie fanwriters preferite e questo è grazie al tuo stile. Ho dovuto toglierti qualcosa per le ripetizioni di “alzando/alza/alza” e “dica/dice”, per aver messo il nome dei Sex Pistols in corsivo e per la frase a mio parere costruita male (manca qualcosa o è dialettale, non saprei) “ai primi di mattina”, ma a parte ciò il tuo stile è fantastico come al solito. Una menzione particolare va al finale (che riporto qui affinché gli altri partecipanti possano leggerlo e, spero, apprezzarlo come ho fatto io):
CITAZIONE E dunque il disco gira. Track one. Track two. Track three. E poi si blocca, si ferma, forse è rovinato (nanana), ma poi riinizia e le parole si mischiano di nuovo in questa canzone senza senso – come l'amore. Caratterizzazione
Qui il discorso “Sei una delle mie fanwriters preferite” volge invece a tuo sfavore. Lo so, non dovrei lasciarmi influenzare dalle altre storie che hai scritto e dagli altri personaggi che ti appartengono, ma è più forte di me: tu puoi fare di meglio. Oltre allo stile (che comunque ti aiuta nella costruzione dei personaggi), il tuo punto forte è la caratterizzazione, perché crei persone, non personaggi, dando loro qualcosa di più intimo che un colore dei capelli o un indirizzo di studi; dai loro una erre moscia, li fai camminare per casa senza scarpe e stendere sulle rotaie, li rendi unici. Jill non è così, mi è sembrato un personaggio ben poco originale per il modo che ha scelto per fuggire dalla Topaia (fumare, prostituirsi, annullando così in parte se stesso – ma questa è una mia interpretazione); Alice è più “il tuo tipo”, ma ho già letto di Esmeralda, ho già letto di altre ragazze “strambe” (e per questo a mio parere realistiche) e so che puoi fare di meglio. Detto questo, non la ritengo per niente una cattiva caratterizzazione (ti ho messo un voto molto alto infatti), ma a mio parere essendo personaggi originali avresti potuto approfondirli meglio. E questa è tutta colpa tua che mi hai abituata a leggere di personaggi favolosi! ♥
Gradimento della coppia
Non riesco a shipparli, mi dispiace. Stanno bene insieme (molto più che i personaggi di alcune storie e anche libri e telefilm che vengono accoppiati per motivi inspiegabili!), però al termine della storia non mi interessava sapere come sarebbe andata a finire tra loro; al contrario, ho anche pensato che mi sarebbe andata ugualmente bene se Jill avesse deciso di non scappare con Alice (Alisss, sorry!). Sono una bella coppia, “ma”. In altre parole, non ti ho sentita urlare “OTP!” tra le righe della tua storia, mi è sembrato rappresentassi una coppia come un’altra. E ancora una volta è colpa tua che mi hai abituata male (o bene?), oh!
Gradimento personale
A parte gli elementi che ti ho appena fatto notare, sei una figa. Ed è una figa pure la tua storia (non “figa”, proprio “una figa”, perché anche le tue storie sono persone). Molto azzeccata la scelta di mettere le r di Alice in corsivo, in modo che il lettore possa leggerle in modo diverso (dal momento che le ascolterebbe anche come un suono differente), molto bello il passaggio improvviso da una narrazione quasi “lirica” a frasi come “te lo succhiavo da vestita”? Riesci a rendere molto bene i discorsi diretti, il linguaggio colloquiale dei personaggi, ricordando però di non scadere in quello anche nella narrazione (dove non è necessario, perché a seconda del tipo di testo non lo considero brutto utilizzarlo). Un bellissimo lavoro, Muff, complimenti! ♥QUINTA CLASSIFICATA
Lady Moonlight – Di soufflè, TARDIS e cacciaviti sonici Grammatica: 9,9/10 Punteggiatura: 9,5/10 Forma e stile: 9,1/10 Caratterizzazione: 9,5/10 Gradimento della coppia: 2/5 Gradimento personale: 7,5/10
Totale: 47,5/55
Grammatica
QUASI perfetta, devo farti i miei complimenti: mi capita molto raramente di detrarre così poco in grammatica (o punteggiatura), quindi batti il cinque! L’unico errore che hai fatto è stato scrivere “seconda Guerra Mondiale”, laddove anche la prima parola andava in maiuscolo.
Punteggiatura
Qui ti ho tolto un pochino di più, ma di nuovo pochissimo. Prima di tutto, devo segnalarti che, ogni qual volta il discorso diretto è seguito da una frase non retta da un verbo di “dire”, dev’essere utilizzata la maiuscola. Tra i trattini d’inciso e la parola che segue/precede, inoltre, va sempre uno spazio; infine credo che il punto e virgola in “piena di memorie; centinaia di vite” sia un refuso, perché trovo siano più adatti una virgola o i due punti (la frase successiva non è retta da alcun verbo).
Forma e stile
Eccetto le ripetizioni di “lì/lì” e “sembra/sembra”, ho trovato il tuo stile molto piacevole (non lo definisco “buono” perché lo stile non è oggettivo quanto la conoscenza della grammatica e della punteggiatura). Mi è dispiaciuto il ripetere continuo dei nomi di Clara e del Dottore, insieme al testo nel complesso un po’ scarno, ma sono solo punti di vista e per questo ti ho tolto veramente poco. Non è lo stile che avrei premiato con un 10, ecco, ma con un 9,5 (a parte le ripetizioni, ovviamente).
Caratterizzazione
Devo dire che lo stile ha aiutato molto la caratterizzazione di Clara, o in altre parole è evidente il suo punto di vista, è evidente che sia lei a vivere la tua storia: perfino nella narrazione (e non solo nei gesti e nei dialoghi), quindi, sei riuscita a mostrare che si tratta di lei e non di un’altra compagna del Dottore, di Clara “Oswin” Oswald, la Ragazza Impossibile. Clara è sempre piena di vita e si capisce nel finale, nel suo modo di riprendersi anche dopo un momento di tristezza come quello che sta vivendo (il ricordo della morte di Clarì), nel suo pensiero:
CITAZIONE Ha il sospetto che gli asteroidi non risparmierebbero né loro, né il TARDIS. Il motivo per cui non ti ho dato punteggio pieno è stato invece il Dottore: noi lo conosciamo, ma un lettore che non ha mai visto Doctor Who (VERGOGNA!) o anche solo le stagioni con Eleven non comprenderebbe il personaggio della serie tv, quel Dottore decisamente folle e diverso dalle sue altre rigenerazioni. È il Dottore, ma non è reso completamente. Non sei andata OOC, però, non ci sei andata nemmeno vicino e di questo devo farti i miei complimenti!
Gradimento della coppia
Ti ho dato molto poco perché qui ho visto solo un’amicizia. Non parlo della serie tv, ma dalla tua storia: non mi è sembrato che tra il Dottore e Clara ci fosse qualcosa di “oltre” (se davvero si vuole considerare l’amore più forte dell’amicizia, fingiamo al momento che sia così), nemmeno one side, ma esclusivamente amicizia. Una bellissima e profonda amicizia, tuttavia niente di più. Mi sono piaciuti come amici e compagni, ecco (perché dire che insieme non mi siano piaciuti sarebbe decisamente lontano dalla verità).
Gradimento personale
La storia non mi è dispiaciuta (e il punteggio che ti ho dato, infatti, non è basso), ma la scena che hai trattato non è completamente originale: lo è la scelta dei personaggi, lo è far nascere la tristezza di Clara dal ricordo di una delle vite passate, lo è un po’ meno scrivere una flash su un personaggio forte che si ritrova a piangere e poi, grazie all’intervento o alla sola presenza di una persona importante, riesce a ritrovare la solita allegria. E con “un po’ meno” intendo dire che se fosse stato presente il parametro Originalità ti avrei tolto pochissimo, meno di un punto; si tratta di un mio parere personale e per questo non posso spiegartelo in altre parole: la storia mi è piaciuta, “ma”. È un “ma” che vale poco, però, dal momento che l’ho apprezzata davvero, soprattutto per la caratterizzazione dei personaggi (magnifica quella di Clara) e per la cura della grammatica. Bravissima!QUARTA CLASSIFICATA
Charlotte McGonagall – Lullaby
Grammatica: 10/10 Punteggiatura: 9,9/10 Forma e stile: 7,85/10 Caratterizzazione: 10/10 Gradimento della coppia: 3/5 Gradimento personale: 8/10
Totale: 48,75/55
Grammatica
Uff, che noia. Complimenti! Ma che noia u.u
Punteggiatura
Ah! Ti segnalo la ripetizione del complemento oggetto in “me lo fai un sorriso”: l’ho messo nel parametro punteggiatura perché può essere risolto con l’inserimento di una virgola (“me lo fai, un sorriso”), che non danneggerebbe la struttura della frase, mettendo sempre in risalto l’ultima parola. Per il resto, la punteggiatura è perfetta: non ci sono virgole tra soggetto e verbo o verbo e complemento oggetto, i segni di interpunzione sono stati inseriti nel modo giusto, non ci sono doppi punti esclamativi o interrogativi. Degna di nota è anche la punteggiatura in corrispondenza dei discorsi diretti, utilizzata nel modo giusto.
Forma e stile
Qui sei scivolata in una serie di ripetizioni: “aggrappata a lui/e lui”, “giorno/giornata” e in particolar modo il periodo di alcune righe “Beetee allungò… saldamente la mano”, dove ripeti “la mano” ben quattro volte. Ho riletto quel pezzo pensando che potessero essere delle ripetizioni volute per porre l’enfasi sulle loro mani, ma mi è sembrata essere solo distrazione. E continua a sembrarmi strano, perché hai avuto una profonda attenzione per la grammatica e la punteggiatura, segno che hai riletto la storia, però hai avuto questa piccola svista. A ogni modo, ho detratto ancora dal punteggio perché mi è sembrato che in alcuni punti esagerassi con “lui” e “lei”. Come ho già detto alle altre partecipanti, considero questo parametro (a eccezion fatta delle ripetizioni e delle frasi evidentemente costruite male) molto soggettivo, quindi non prendertela se ti ho tolto qualcosa: il tuo stile non mi convince del tutto, ma mi piace.
Caratterizzazione
Avrei voglia di metterti 11. Nessuno – quasi nessuno – purtroppo ricorda mai il contesto degli Hunger Games, quando si tratta di scrivere una storia ambientata fuori dall’arena: non si combatte ancora o si è usciti vincitori, e allora perché non descrivere la vita splendida che la gente passa nei Distretti? Oh, sì, qui si muore di fame, lì si perde un amico… Ma c’è la storia d’amore, che importa del resto? Tu hai ricordato che cosa significa uscire dall’arena. Fin dall’inizio della tua storia, hai scritto una frase molto indicativa:
CITAZIONE Aveva paura dei temporali? Probabile, dal momento che dopo i Giochi si tende a spaventarsi per eventi che prima non avrebbero suscitato alcuna reazione. Dopo l’arena c’è il dolore, c’è la paura, c’è il tormento interiore e tu hai descritto una donna che è sopravvissuta e che è ancora spaventata. Beetee e Wiress sono due vincitori e il loro premio è una vita piena di rimorsi e sofferenze; Beetee ha fin da subito una caratterizzazione “scientifica”, se si può dire, perché sente i temporali e va da Wiress, cerca di starle vicino, si comporta da amico e da ex suo Mentore: sa cosa fare con lei. Non so spiegarti con esattezza quello che intendo dire, se non aggiungendo che in ogni angolo del pensiero di Beetee si sente che è lui il protagonista della storia, non un altro tributo o vincitore. E non è una cosa da poco. Wiress, come ti ho già detto, è ben caratterizzata nel suo essere una ragazza di quindici anni che ha paura. E Beetee sa di che cosa si tratta, perché ha passato quello che sta passando lei.
Gradimento della coppia
Ti faccio un discorso che ho fatto anche a un’altra partecipante: i tuoi personaggi mi piacciono, mi piace anche come interagiscono, ma a livello “fangirl” non riesco a inquadrarli. Sono amici, dal mio punto di vista, sono due persone che hanno attraversato (stanno attraversando?) lo stesso dolore; in quello che hai voluto raccontare non c’è la nascita di un amore, ma di un rapporto. Non posso dire che non mi siano piaciuti, singolarmente e come coppia, ma non li ho trovati una “coppia amorosa” (per quel che accade durante la storia, perché poi tu precisi che in seguito la loro amicizia diventa altro).
Gradimento personale
Complimenti, la tua stori mi è piaciuta molto! E il motivo principale è quello che ho detto nella Caratterizzazione: sei riuscita a rendere la psicologia di una persona che è uscita dall’arena. Ho amato anche il tema della canzone, l’ho trovato veramente un ottimo espediente narrativo. Vale la pena ricordare:
CITAZIONE Tuttavia, quella canzone non aveva avuto un profondo significato solo per Beetee e Wiress, bensì per l'intera Panem. Ovunque le note di Katniss e Rue erano diventate sinonimo di rivolta e di libertà. Il finale è il dolore. E quindi ovviamente lo trovo favoloso!TERZA CLASSIFICATA
Trick - L’illusione è il più crudele dei sortilegi Grammatica: 9,95/10 Punteggiatura: 9,6/10 Forma e stile: 8,8/10 Caratterizzazione: 10/10 Gradimento della coppia: 3/5 Gradimento personale: 8/10
Totale: 49,35/55
Grammatica
Ah, meno male che c’è un refuso, mi sarei annoiata a mettere un punteggio completo! Mi annoiano i punteggi completi, anche se si tratta di te – soprattutto, visto che te li meriti. Ecco, in questo caso il tuo errore è stato “con la fronte aggrotta(ta)”. E poi basta. Grammatica perfetta. Noia (e complimenti!).
Punteggiatura
Che bello, ho potuto toglierti qualcosa anche qui! Niente di che, eh, hai fatto solo due errori, ma si tratta di virgole tra soggetto e verbo: “è davvero immortale, lui” e “Non è quello, il patto”. So che il tuo intento era di mettere in rilievo quelle ultime parole, però non ci sono eccezioni alla regola dello SVO (“Niente virgola tra soggetto, verbo e oggetto” u.u), anche se a volte sembra necessario inserire quelle virgole.
Forma e stile
Ti ho segnalato la ripetizione di “volta il capo/inclina appena il capo”. Non ce ne sono altre, le frasi sono sintatticamente corrette, lo stile è fluido: hai fatto un lavoro magnifico. Però non ti ho dato punteggio pieno, ed è lo stesso discorso che ho fatto a un’altra partecipante: ho letto molte tue storie, conosco il tuo stile e lo cito spesso quando ho bisogno di riferirmi a una fanwriter che scrive libri, non fanfictions (che nella realtà sia così o meno non ha importanza: le tue storie sono così curate, anche stilisticamente, da mettere in luce la tua bravura e l’attenzione – passione - che metti nella scrittura); l’hai detto tu stessa nelle note, “È una delle fan fiction stilisticamente più strane che abbia mai scritto”, e in effetti da questa storia non si percepisce la tua realtà “capacità di scrittura”, mettiamola così. È una storia molto introspettiva, scava a fondo in Rump- ti prego, fammelo chiamare Tremotino, non imparerò mai a scrivere il suo nome xD Dicevamo, hai scavato a fondo in Tremotino e l’hai fatto molto bene, ma considero questo parametro soggettivo come gli altri che lo seguono e quindi ci ho messo un po’ di “E dov’è finita Trick?” nel toglierti quel punto. Mi sa che non si capisce un cavolo di quello che volevo dire, vero? Riassunto: lo stile che hai utilizzato mi piace, ma preferisco “la solita Trick” e questo ha influenzato una giudiciA poco professionale come me ad abbassarti il punteggio. Bellissima comunque l’idea di dividere le scene con frasi semplici e a effetto!
Caratterizzazione
Tremotino è reso magnificamente: è lui in tutto e per tutto, in quei sentimenti che non vuole capire, che non vuole provare perché il patto “non è quello”. La definizione che dà dall’amore è straordinaria:
CITAZIONE Rumpelstiltskin conosce ogni tipo di magia, ma quella è differente da ogni altra. È furiosa, è inconcepibile, è totale. È Tremotino nella furia (verso il padre di Belle) e nella rassegnazione, è Tremotino nel momento in cui decide di non scagliare Chicco, perché sorge in lui un ricordo – e bacia la tazzina scheggiata, la paragona al male che le ha fatto il bacio di Belle. È Tremotino in tutte le sfumature in cui l’hai presentato e quella rassegnazione finale mostra il modo in cui lui sia cambiato dall’essere senza cuore che era diventato come Oscuro (la perdita del figlio, la perdita di ogni cosa).
Gradimento della coppia
Non ti ho tolto niente per la caratterizzazione di Belle, perché nella tua storia è vista con gli occhi di Tremotino, ma l’ho trovata… non so, diversa dalla Belle che conosciamo. Se qualcuno, estraneo alla serie tv, dovesse leggere questa fanfiction, secondo me non capirebbe perfettamente il suo personaggio: la vediamo con gli occhi di Tremotino e ci sembra un po’ ingenua, tanto buona, ma non riesco a vedere completamente Belle. Questo ha influito sulla coppia, perché non sono riuscita a vedere lei come un’ancora di salvataggio per Tremotino, ma come una ragazza che poteva essere sostituita da un’altra; un’ancora, certo, ma per una “nave” meno grande dell’Oscuro, una nave che si controlla più facilmente. Sto facendo davvero una metafora con navi e ancora? Oh, gosh. Il succo è: la coppia non mi ha fatta fangirlare abbastanza, ecco. Ma mi ha fatta fangirlare. È un 3/5, è sopra la media, è un buon punteggio perché li ho comunque apprezzati (al di là della serie tv) e mi hanno fatto uscire qualche lacrimuccia.
Gradimento personale
Arrivata a questo punto mi starai odiando. Io mi sto odiando, perlomeno. Sei una bravissima autrice, tra le migliori che abbia mai letto, eppure non ti sto dando punteggi pieni e mi dispiace un sacco – ma è come hai detto tu, hai scritto una storia diversa dal solito perché “nella vita occorre provare di tutto”. Boh, sarò forse troppo innamorata del tuo “solito”. Questo fa pensare che la storia non mi sia piaciuta, ma non è così: ti ho dato un punteggio alto perché ho comunque adorato il tuo stile (sennò ti mettevo 5-6/10, no? u.u), ho fangirlato e ho trovato alcune parti veramente poetiche, con quel finale favoloso e angst all’ennesima potenza:
CITAZIONE Le fiabe sono illusione. Le fiabe non esistono – non più, non lì. Che altro dire? Complimenti!SECONDA CLASSIFICATA
ferao – Dove sei tu Grammatica: 10/10 Punteggiatura: 9,6/10 Forma e stile: 9,8/10 Caratterizzazione: 10/10 Gradimento della coppia: 4/5 Gradimento personale: 9/10
Totale: 52,4/55
Grammatica
TI. ODIO.
Punteggiatura
AH, te l’ho fatta! Beh, non proprio. Ok, diciamo che ho beccato degli errori. E GODO, twinc! Prima di tutto, in due casi hai dimenticato di inserire la virgola prima della chiusura del discorso diretto (“come vedi – bisbigliò”, “E buon anniversario – mormorò”). Poi c’è una virgola di troppo in “Ma d’altra parte, quando”, virgola che divide la frase (“Ma… quando”); c’è anche un “-le” di troppo in “Quelle parole gliele” (per cui sarebbe andata una virgola prima di “gliele”), ma so di essere fissata sui pleonastici: non mi piacciono proprio, non importa se autori come Pavese ne fanno uso, non riesco a non considerarli errori. E l’errore per cui devo darti una bacchettata sulle mani è la virgola tra soggetto e verbo (“era un gesto strano, quello”). “E tu dici di essere mia sorella?” Bah, vergogna!
Forma e stile
Che bello poterti bacchettare anche qui! Per una sola ripetizione, ma posso farlo. Goduria!
CITAZIONE Un ultimo sorriso, poi Audrey si voltò e scese giù per la botola. Prima di sparire del tutto si voltò e salutò Percy con la mano aperta. Noti qualcosa di strano? u.u Audrey gira su se stessa, yuuuu! A parte ciò, mi duole dover ammettere che il tuo stile è quasi (quasi, lo voglio sottolineare!) perfetto. Sì, ecco, ho detto “a parte ciò”, quindi il “quasi” non serve, cavolo. Stile evocativo, adatto alla narrazione di qualsiasi cosa, dal tragico alla commedia a queste cose angst che tu non riconosci come angst. E basta, perché nonc’hovoglia di ripetere per la millemillesima volta quanto mi piaccia il tuo stile più da libro che da fanfiction.
Caratterizzazione
Nelle note mi hai detto che Percy sarebbe potuto risultare poco IC (a proposito, hai citato QUEL racconto e ODDIO, ho subito sofferto), ma sono d’accordo con te: è un Percy sessant’anni più vecchio di quello che conosciamo, un Percy che porta sulle spalle un bagaglio più pesante del Percy Weasley dei libri, un Percy che ha perso la donna che ama. Ci mancava che la sua casa cominciasse a volare grazie a dei palloncini, e poi avresti raggiunto l’angst per eccellenza (no, vabbè, la casa che vola non è angst, ma QUELLO CHE C’ PRIMA. D’accordo, smetto di urlare). Si notano però residui del Percy che tutti conosciamo (io e te biblicamente, ma sarebbe meglio non raccontarlo in giro) e non nelle sue parole, bensì nel comportamento di fondo. Ho sempre visto Percy come una persona metodica, che ha bisogno di appoggiarsi ad alcune sicurezze, mettendo quindi da parte tutto ciò che rischiava di minarle (Silente mentiva, Voldemort non era tornato, il Ministro diceva la verità: lui era l’uomo del Ministro e non poteva essere sia quello, sia un Weasley “coi fiocchi”); anche qui, Percy sembra non riuscire a sopportare la prospettiva di una vita senza Audrey – dopo sessant’anni di amore. Non può farcela, deve appoggiarsi al suo ricordo. Ed è Audrey a dirgli che non va bene, che deve andare avanti. Che lei è e sarà sempre con lui. Un’Audrey che è un’OC, ma viene caratterizzata così bene da sembrare un personaggio rowlingiano (cosa che, a ben pensarci, è – ma è solo un nome) come Percy, una donna che vuole la cosa migliore per il marito che ha amato per così tanto tempo.
Gradimento della coppia
Non ti ho dato punteggio pieno per un semplice motivo: questa storia è da leggere dopo UBL. Non perché ci sono elementi che un non-lettore di UBL non capirebbe, ma perché sembra l’addio di una donna al marito, non di Audrey a Percy. Una coppia ben caratterizzata, ma non quella coppia per cui si tifa per un’intera long. Trattandosi quindi di un parametro soggettivo, posso dirti che la storia mi ha commossa (e te l’ho già detto, inveendo anche contro di te), ma l’avrebbe fatto ancora di più se avessi letto completamente UBL e non solo i primi capitoli. Un non-lettore della tua long avrebbe avuto bisogno di un po’ di ricordi dei personaggi in questa storia, cosa di cui non ha bisogno un lettore che immagino abbia pianto tutte le sue lacrime alla citazione della frase di Percy, al “dove sei tu”. È un po’ come guardare la prima apparizione (e la morte) di River senza sapere cosa rappresenterà per il Dottore, e poi una volta ultimate le stagioni tornare indietro e rivederla. Tutto questo discorso si riferiva al punto in meno nel parametro, ma per quanto riguarda gli altri 4 punti torna indietro e rileggiti Forma e stile e Caratterizzazione, grazie u.u Non c’è altro da dire.
Gradimento personale
Senza che ripeta quello già detto finora, lascio solo una citazione che potrebbe valere tutti quei 9/10:
CITAZIONE Io sono già con te, ogni istante. Io sono dove sei tu. Fans di UBL, se non stata fangirlando puzzate.PRIMA CLASSIFICATA
Elos – Il quinto ricordo
Grammatica: 9,85/10 Punteggiatura: 9,6/10 Forma e stile: 10/10 Caratterizzazione: 10/10 Gradimento della coppia: 5/5 Gradimento personale: 10/10
Totale: 54,45/55
Grammatica
Ma uffa, Fera resta l’unica con il punteggio pieno, non è giusto! *si lamenta perché non riesce mai a toglierle punti anche quando deve toglierli a un’autrice come te* Però i tuoi “errori” sono state piccolezze, eh. In primo luogo, la e accentata maiuscola va scritta È (ALT+212); in secondo luogo, c’è un refuso in “si faceva (a) camminare”: la forma non sarebbe sbagliata in altri contesti, ma nella frase che hai formulato mi sembra errata.
CITAZIONE Portarla attraverso le ombre di un posto e insegnarle come si faceva camminare senza che nessuno ti vedesse. Punteggiatura
Mostrami le mani, brava. Ecco, ora prenditi due bacchettate! Che si fanno certi errori? Elos, vergogna, da te non me lo sarei mai aspettato! Ah, proprio non ti viene in mente dove hai sbagliato? Vedrò di rinfrescarti la memoria: “Sanno essere cattivi, i bambini” e “che aspetto avrebbe avuto, lei”. Cosa sono queste brutte&cattive virgole tra soggetto e verbo? Non si fa, Elos, non si fa.
Forma e stile
E ora la valutazione diventa noiosa perché inizia la carrellata di punteggi pieni. *sospira* Non so dirti cosa sia oggettivamente bello del tuo stile, perché riesco a vederlo solo in modo soggettivo. E questo perché lo stile che hai utilizzato è esattamente quello che mi piace trovare nei libri e nelle fanfictions. È uno stile “reiterativo”, se così si può dire, un ripetersi continuo degli stessi concetti posti però in proposizioni (più o meno) differenti, come per l’aggiunta man mano dei ricordi; è uno stile che entra dentro Tremotino e trascina i suoi pensieri con sé, portandoli alla luce, permettendoti di metterli su carta: questo è Tremotino, tu sei solo uno strumento. Non mi convincerai mai del fatto che a narrarti cosa scrivere non sia stato lui.
Caratterizzazione
Detto questo si passa per forza a questo parametro, perché tu hai descritto per filo e per segno Tremotino – e dici di avere visto solo le prime dodici puntate al momento della stesura della storia. Ma chi ti crede? Com’è possibile che tu l’abbia caratterizzato così bene pur avendo avuto solo dodici puntate (anche meno, non apparendo sempre) per comprenderlo pienamente? E Belle allora, di cui hai goduto solo per quaranta minuti? Eppure sei riuscita a descrivere alla perfezione i sentimenti di Tremotino verso di lei, sei partita da uno sguardo (l’espressione che lo attraversa quando Belle tiene tra le mani Chicco appena scheggiato) per spiegare il motivo che ha spinto la “Bestia” a guardare la sua prigioniera con occhi diversi.
Gradimento della coppia
E di nuovo devo passare a un altro parametro, perché la caratterizzazione superba (con così poche ore di visione!) e lo stile evocativo hanno contribuito a farmi fangirlare non poco. Se non avessi conosciuto il fandom, se non avessi neanche mai sentito parlare della storia della Bella e la Bestia, comunque avrei fangirlato: grazie alle tue parole avrei compreso Tremotino e tutto ciò che c’è stato (perfino un’altra donna, perfino un figlio) prima del suo incontro con Belle; avrei capito quanto l’oscurità l’avesse logorato e anche quanto quella ragazza lo stia salvando. E non so neanche se sto utilizzando i giusti tempi verbali, perché quando si fangirla si perde il lume della ragione!
Gradimento personale
Il concetto di fondo è: ho amato questa storia. È stata piacevole da leggere per la quasi completa assenza di errori grammaticali e di punteggiatura, per la caratterizzazione perfetta del mio personaggio preferito della serie tv, per lo stile con cui hai condito il tutto e per questo amore che sta sbocciando tra Tremotino e Belle, un amore angst, un amore che deve combattere contro l’oscurità da cui la Bestia non vuole uscire. Devo anche farti i complimenti?
CITAZIONE L'ha osservata per pochi mesi e avuta per un felicissimo secondo e, perduta, persa, rotta, l'ha odiata per meno di cinque minuti e amata per tutto il resto del tempo, e l'odio e l'amore disperatissimo che cambiava la sua pelle dall'oro al bianco, che gli riempiva il cuore, si sono intrecciati così strettamente che certi giorni fatica a districarli.
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